Come si consulta l’I Ching?

Fondamentalmente esistono solo due modalità di consultazione: il lancio delle monete e la conta degli steli di millefoglie. Quest’ultima è la modalità più tradizionale, mentre la prima è relativamente più moderna. Dato che una vale l’altra1, parlerò solo delle monete ché sono più facili da reperire.

Si prendono tre monete il più possibile simili tra loro, e si assegna un valore di 2 a una faccia e 3 all’altra. Le tre monete vanno lanciate tutte e tre insieme per sei volte. A ogni lancio si sommano i valori di ogni moneta così che il risultato sia 6, 7, 8, o 9.

L’esagramma si forma registrando i sei lanci partendo dal basso (quindi il primo lancio determina il valore della linea più bassa, mentre il sesto lancio determina il valore della linea in cima). Se nei lanci sono venuti fuori dei 6 o dei 9, gli esagrammi formati saranno due: uno in cui i 6 valgono come 8 e i 9 valgono come 7, e uno in cui i 6 valgono come 7 e i 9 come 8.

Quali domande si possono porre?

Tutte quelle che volete. Alcune domande sono di più difficile interpretazione. Domande relative a quando accadrà un determinato evento, domande che possono essere risposte con un sì o con un no, ecc. a volte sono di difficile interpretazione perché l’I Ching non ha davvero modo di rispondere “il prossimo lunedì” o “sì”. In alcuni casi il responso sarà chiaro, in altri no.

Quali sono i testi consigliati?

Esistono diverse traduzioni. La più utilizzata è quella di Richard Wilhelm pubblicata in Italia da Adelphi. Quella di Carol K. Anthony è pubblicata da Verdechiaro. Una terza, più complessa, è pubblicata da Feltrinelli.

Se la traduzione di Wilhelm è per certi versi la migliore, una volta presa dimestichezza con l’I Ching consiglio di avvicinarsi a quella pubblicata da Feltrinelli. Il problema essenziale è che essendo l’originale in cinese, la scarsa rigidità grammaticale e l’ambia sinonimicità non è davvero traducibile. Per fare un esempio: nel testo di Wilhelm l’esagramma 40 si chiama “La liberazione” ma, come indica la traduzione pubblicata da Feltrinelli, il carattere utilizzato può anche significare:

disgiungere, aprire, sciogliere, disperdere; analizzare, spiegare, capire; scacciare un cruccio; risoluzione, liberazione.

Questo vale per ogni parola contenuta nell’I Ching, e va ad aggiungersi all’incertezza della grammatica cinese, che è priva di tempi verbali, della distinzione tra verbi e sostantivi, ecc.

Per comprendere meglio i singoli esagrammi esistono due siti particolarmente ricchi: The Gnostic Book of Changes e LiSe. Il primo riporta per ogni esagramma le principali traduzioni esistenti così da poter fare un confronto; il secondo contiene, tra l’altro, degli approfondimenti sui singoli esagrammi per comprenderne meglio l’origine e il significato.

Da dove provengono i testi sul sito?

I testi sono traduzioni mie a partire dalle opere di Ritsema e Karcher e confrontando le traduzioni più celebri (quella di Wilhelm in primis, ma anche LiSe). Non c’è alcun interesse nell’ottenere traduzioni fedeli all’originale perché sarebbero comunque riduttive.

  1. Sì e no. Sebbene entrambi i metodi diano la stessa probbabilità di Yin e di Yang (½), la probabilità di linee mobili cambia in maniera sensibile rendendo con le millefoglie sette volte più probabile una linea yin statica di una mobile, e quasi due volte più probabile una linea yang statica di una mobile.